Dopo il crollo di Prodi

Costruiamo un nuovo partito anti-capitalista

Dopo 20 mesi di crisi senza fine, il governo Prodi è crollato. In questo scorcio di tempo è riuscito a dispiacere quasi tutti. Da una parte è rimasta delusa e incazzata la gente che l'ha votato aspettando una rottura netta con la politica di Berlusconi. Dall'altra parte, il padronato si sarebbe atteso dell’Unione più attacchi contro la classe lavoratrice rispetto a quegli di fatto sferrati.

Lotta

I partiti della ‘sinistra radicale’ sono entrati nel governo etichettandolo ‘governo amico’. Oggi la maggioranza dei lavoratori considererebbe tal etichetta uno brutto scherzo. Guadagnano i salari più bassi in Europa, tanto che due famiglie su tre non arrivano alla fine del mese. La piaga della precarietà si estende senza freni togliendo ai giovani la speranza di un futuro stabile. I prezzi dei generi alimentari schizzano mentre i servizi pubblici stanno crollando su se sressi. C'è poco da meravigliarsi che il 30% degli italiani non sappia per chi votare.

Nuove elezioni?

Secondo i sondaggi, se andassimo a nuove elezioni vincerebbe Berlusconi. Se questo succedesse, la sinistra radicale e soprattutto Rifondazione comunista dovrebbe assumersi parte della responsabilità. Ha partecipato ad un governo che dall'inizio ha favorito il padronato a scapito dei lavoratori. Un governo che ha portato in avanti una politica estera imperialista in Afghanistan dimostrandosi sordo alle opinioni della gente comune a Vicenza e altrove. Allo stesso tempo, ha attaccato i diritti dei giovani e degli immigrati.

Puntellando il governo Prodi, Rifondazione ha rotto lo stretto vincolo che una volta lo legava ai settori più radicali della classe lavoratrice e dei giovani. Così ha sprecato l'opportunità di costruire un partito di lotta di massa che avrebbe potuto dirigere la rabbia che esiste nei confronti dei padroni e della ‘Casta’ ed offrire una vera alternativa politica anti-capitalista.

Sul Protocollo su pensioni e welfare per esempio, sarebbe stato possibile organizzare una campagna di opposizione che si estendesse a tutti i posti di lavoro. Rifondazione invece, si è limitato a proporre emendamenti nel Parlamento subito bocciati dal governo.

Di fronte ad un crollo elettorale, risultato inevitabile del suo sostengo alla politica del governo dell’Unione, si affretta a costruire la Sinistra Arcobaleno. Divisa e senza programma politico, questo nuovo soggetto sarà incapace di rispondere ai problemi della classe lavoratrice e dei giovani. È nato dall’opportunismo elettorale, con l’unico scopo di diventare un partner in un futuro governo Pd.

Un partito anti-capitalista

‘Lotta’ sostiene la costruzione di un nuovo partito dei lavoratori e dei giovani che possa essere un punto di riferimento per tutti coloro che respingono una politica neo-liberale, imperialista e autoritaria, e cerchino un’alternativa anti-capitalista. Non c'è tempo da perdere. La crisi economica mondiale sta peggiorando, minacciando i profitti dei capitalisti italiani. Loro si stanno preparando politicamente (legge elettorale) ed economicamente (attacchi ai contratti nazionali) per fare pagare ai lavoratori il costo della crisi.

È chiaro che qualsiasi governo che sostituisca quello di Prodi, difenderà gli interessi del padronato contro quelli della classe lavoratrice. Un nuovo partito è necessario per organizzare una lotta collettiva e generalizzata contro gli attacchi della classe capitalista e per portare in avanti un programma socialista rivoluzionario capace di sfidare questo sistema corrotto e disuguale.

Ci rivolgiamo ai lavoratori, ai giovani e a tutti coloro che sono stufi di questo sistema. Unisciti a noi, partecipa assieme a noi alle lotte nei posti di lavoro, nei movimenti sociali, nelle università e nelle scuole per l'unità delle lotte e per la costruzione di un nuovo partito anti-capitalista.

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