torna indietro

31 Gennaio 2004

‘Lotta per il socialismo’

Solidarietà con gli autoferrotranvieri!

La lotta coraggiosa degli autoferrotranvieri è molto importante per tutti i lavoratori italiani per mantenere o raggiungere uno stipendio decente.

Non solo l'inflazione, ma anche lo smantellamento dei contratti nazionali a favore di livelli di salario su base geografica (le cosiddette “gabbie salariali”) sono pericolosi per tutti i lavoratori.

Base economica

Abbassare il costo del lavoro sembra a Berlusconi la via d'uscita alla crisi economica o almeno un mezzo per scaricarne il peso sulle spalle dei lavoratori. Il cosidetto “crack” Parmalat secondo il ministro Tremonti è costato 1 punto percentuale del PIL, con la riforma delle pensioni vuole “risparmiare” il 0,7% del PIL.

Repressione

Gli autoferrotranvieri non sono gli unici a lottare per il salario: contemporaneamente i vigili del fuoco, i lavoratori del fisco, i dipendenti Alitalia sono in lotta per il loro salario e/o per il posto di lavoro. Queste lotte si potrebbero unificare in una unica lotta per la difesa dei contratti nazionali e per la reintroduzione della scala mobile.

Gli autoferrotramvieri sono i primi ad essere stati abbandonati dai dirigenti dei sindacati confederali, che con i loro accordi hanno sostenuto le mosse dei padroni e del governo, accettando addirittura lo smantellamento del contratto nazionale (come abbiamo visto dopo la firma del contratto di Milano). E gli autoferrotranvieri sono i primi ad essere colpiti dal meccanismo delle precettazioni che costituisce un sistema simile al lavoro forzato.

Organizzare la solidarietà e la lotta

In alcune città si sono già formati dei comitati di lotta degli autoferrotramvieri, in alcune altre si sono anche formati dei comitati di sostegno di giovani e lavoratori. Questi sono esempi da ripetere ovunque sia possibile. I sindacati, ma anche il PRC dovrebbero promuoverli, insieme alla piu’ ampia partecipazione di individui e/o di autorganizzati .Ma proprio quelle organizzazioni che sono state considerate o si considerano loro stesse “vicine e interne” ai movimenti di lotta, stanno attraversando una profonda crisi di prospettiva. Proprio il PRC vive una vita separata dal movimento della classe, preferendo i “tavoli” di confronto con il Centro Sinistra per il futuro “governo” , piuttosto che organizzare una battaglia tra i lavoratori. Questo atteggiamento porta a non criticare la burocrazia della CGIL, quella della FIOM, non dice che il contratto firmato nei trasporti va respinto. C’e’ un vuoto tra il potenziale di lotta espresso in questi mesi dai lavoratori e la politica dei suoi dirigenti,sia nel sindacato che nei partiti di sinistra. Come colmare questo vuoto e creare una direzione che sia capace di affrontare i compiti e le necessita’ dei lavoratori?

Per riuscire nella lotta, dobbiamo porci l'obiettivo di unire le lotte esistenti e di coinvolgere tutti coloro che ne sono colpiti, con volantinaggi e manifestazioni pubbliche per la difesa dei contratti nazionali e per la reintroduzione della scala mobile, l'aggiornamento automatico del salario a seconda dell' inflazione.

Alternative

I primi passi verso la privatizzazione dei servizi pubblici mostrano già le conseguenze: le tariffe sono aumentate, i servizi sono più scarsi, i salari dei lavoratori non aumentano più. Serve un servizio pubblico sotto il democratico controllo dei lavoratori, orientato ai bisogni degli utenti anzichè degli azionisti. Ma questo non riguarda solo i servizi che per adesso sono pubblici, ma deve anche allargarsi ai settori che attualmente sono privatizzati.

Cosa proponiamo:

Salvare i contratti nazionali di tutte le categorie! No ai contratti locali e alle gabbie salariali!

Pieno diritto di sciopero per tutti! Nessuno scioperante deve essere obbligato al lavoro!

Via le precettazioni e la commissione di garanzia! Impunità per tutti gli indagati per lo sciopero selvaggio!

Reintroduzione della scala mobile! Il recupero dell’ inflazione deve essere garantito!

Per degli aumenti del salario superiori all' inflazione! Per una ridistribuzione delle ricchezze!

Contro tutte le privatizzazioni!

  • Voto sindacale per tutti i contratti prima di firmare! I lavoratori devono poter decidere se accettare o meno quello che burocrazie sindacali decidono sulle loro teste!
  • Formare dei comitati di lotta e di sostegno insieme con gli altri settori in lotta. Organizzarsi con tutti i settori colpiti per l’organizzazione di scioperi fino al raggiungimento degli obiettivi.
  • Per un servizio pubblico sotto il democratico controllo dei lavoratori, orientato ai bisogni degli utenti anziché degli azionisti.

Ovunque possibile, Lotta per il socialismo vuole sostenere e/o promuove iniziative del genere. Chiamaci per partecipare o per informarci di iniziative identiche nella tua citta’.

"Lotta per il socialismo" gruppo italiano affiliato al Comitato per un Internazionale dei Lavoratori (CWI). Unisciti a noi!

www.socialistworld.net – Info: Tel 333.7409959 (dopo le 18.30) - lottaperilsoc@hotmail.com

inizio