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USA

La sfida di Nader contro la guerra

di Philip Locker - Socialist Alternative (CWI USA)

G.W.Bush si trova in seri guai. Il fantasma di suo padre - un trionfante presidente di guerra che subì una sconfitta alle ri-elezioni presidenziali,si aggira alla Casa Bianca. I sondaggi danno ora Bush Junior al 42% - le percentuali più basse da quando è stato eletto - con il 51% che disapprova il suo lavoro di Presidente (sondaggio NY Times/CBS Giugno 2004).

La catastrofe in Iraq è la causa primaria per cui Bush sia crollato nei sondaggi. Questi dimostrano che il 60% della popolazione USA crede che la guerra in Iraq non doveva essere combattuta e il 40% vuole il ritiro delle truppe "Non appena possibile". Solo il 15% ha sostenuto che l'Amministrazione Bush ha detto la verità sugli abusi nella prigione di Abu Ghraib, il 79% crede che si stia nascondendo qualcosa o, semplicemente, che si stia mentendo.

Il sostegno a Bush in favore della "guerra al terrorismo" - il solo punto forte di Bush - è caduto al 52% dal 90% ottenuto a seguito dei tragici fatti dell'11 Settembre. La rabbia contro Bush corre più veloce della guerra in Iraq. Malgrado si parli di un "recupero economico" , la maggior parte degli americani non vede nessun reale aumento dei loro livelli di vita. Il 57% sostiene che il paese stia andando nella direzione sbagliata.

Malgrado questi sviluppi - J. Kerry e il suo partito - non sono vicini ad una facile vittoria su Bush. Kerry non ha ottenuto dei guadagni (in termini di preferenze) in modo sostanziale da questa “caduta” dell’appoggio per la guerra in Iraq e per Bush - la lotta presidenziale rimane estremamente chiusa. Rappresentando, fondamentalmente come Bush, gli stessi interessi per i grandi capitalisti, Kerry non può seriamente sfidare Bush o presentarsi come una reale alternativa alla destra che domina la politica USA. Una volta che Kerry si è assicurato la candidatura dei Democratici, ha velocemente sposato la sua retorica a destra, mettendo da parte le sue credenziali “centriste” e rassicurando i capitalisti di essere un candidato "sicuro".

Il giornalista del NY Times D. Brooks ha descritto la strategia di Kerry in maniera molto dettagliata, in un articolo intitolato "Avanti…guardando a destra" : “John Kerry è… il gemello politico di Joe Lieberman: un Democratico centrista e conservatore che è disposto a riversare più truppe in Iraq pur di vincere la guerra. Kerry sta giocando un gioco che negli ambienti politicia americani viene chiamto "Stanghiamo la sinistra". Giura che terrà sotto controllo le spese federali e ridurrà le spese governative. Ha proposto una riduzione del tasso di sconto e insiste a dichiarare che lui non è un "Democratico che vuole re-distribuire".

Dove le politiche di Kerry e Bush hanno guadagnato sostegno sono stati i circoli della classe dominante.Una chiara indicazione di come Kerry sostenga la borghesia è data dal fatto che, da Marzo a Maggio 2004, Kerry ha raccolto quasi il doppio dei fondi di Bush (100 milioni di dollari contro i 55 di Bush).

Gli strateghi di Kerry, capendo che la loro strategia conservatrice si è spinta troppo in là, hanno “consigliato” Kerry di scegliere John Edwards come suo vice-presidente in corsa alle elezioni. Edwards durante le primarie democratiche si è rivolto ai lavoratori usando un populismo retorico con lo scopo di ottenere i voti dei lavoratori e della sinistra. Ha incentrato i suoi discorsi sulla retorica delle “due Americhe”; Edward è un conservatore Democratico che ha votato per le guerre in Afghanistan e Irak, per il razzista Patriot Act di Bush che annullerà molte libertà civili, che da pieno sostegno alla pena di morte e si oppone alla sanità gratuita per tutti ed anche al diritto al matrimonio tra persone dello stesso sesso.

La maggioranza di coloro che sostengono Kerry è composta dalle centinaia di migliaia di americani che sono disperati a vedere ancora Bush alla Casa Bianca. Molti di loro vedono Kerry con scetticismo, persino ostilità, ma intendono votare per chiunque…ma non per Bush (“Anybody But Bush”). Sostengono Kerry perchè credono che sia l’unico candidato in grado di sconfiggere Bush.

La sfida di Nader

Malgrado i raduni anti-Bush organizzati dal partito di Kerry, l'aiuto di milioni di persone alla campagna elettorale indipendente di Ralph Nader, condotta contro la guerra, contro le corporazioni, a favore dei lavoratori, rivela che una fetta importante di americani cerca una alternativa ai due partiti che rappresentano gli interessi dei capitalisti e dei guerrafondai. Da quando è partita la sua campagna, il sostegno a Nader è fortemente cresciuto dal 5%all'8% secondo diversi sondaggi.

Malgrado il prevalente giudizio dei media e della sinistra liberale che il forte sentimento espresso dal senso popolare che si riflette nello slogan "Anybody But Bush" potrebbe fare in modo che il sostegno a Nader sia completamente insignificante o almeno più basso rispetto a quel 2.7% di voti che ricevette nel 2000, i sondaggi attualmente danno Nader in crescita rispetto allo stesso periodo della campagna elettorale del 2000.

Nader, un populista di sinistra (che si rivolge "al popolo" o "ai cittadini" piuttosto che alla classe lavoratrice) sta portando avanti una campagna elettorale che sfida i grossi capitalisti e il sistema dei due partiti. La piattaforma di Nader si rivolge alla gente comune, avanzando una serie di richieste radicali: opposizione alla guerra ed all’occupazione dell'Iraq; abrogazione del Patriot Act; creare milioni di posti di lavoro attraverso dei programmi di lavori pubblici; paga minima oraria di $ 10; sanità universale; espansione dei diritti dei lavoratori e revisione del legge antisindacale Taft-Hartley; diritto al matrimonio tra individui dello stesso sesso; abolizione della pena di morte; diritto di voto a 16 anni.

Queste domande sono in forte contrasto con quella che è la linea a favore dei grandi affaristi dei Democratici e la politica folkloristica dei leaders sindacali e dei liberali portavoce del "Chiunque ma non per Bush. "La politica in questo paese è marcia. Espongono un cartello "Vendesi" in molti uffici del Congresso e nei dipartimenti governativi. E come risultato, le necessità della gente non vengono considerate. Abbiamo 47 milioni di lavoratori che lavorano a tempo pieno e non riescono ad avere una paga sufficiente per vivere. Abbiamo altri 45 milioni di lavoratori .... che non hanno l'assicurazione per la salute. Il panorama ambientale è sempre più devastato. E le grosse corporazioni tengono in mano Washington (R.Nader su Meet the Press,4 Luglio 2004).

Nader, senza peli sulla lingua, denuncia il dominio delle corporazioni nel sistema politico americano, dicendo "Noi non abbiamo libere elezioni in questo paese. Abbiamo invece un partito delle corporazioni con due capi che si mascherano dietro un sistema elettorale che vende le nostre elezioni e il nostro governo ai maggior offerenti."

Questo messaggio è fortemente anticorporativo, tocca i cuori di milioni di lavoratori e di giovani. Il sentimento anticorporativo è cresciuto enormemente negli ultimi anni, soprattutto a seguito degli scandali riguardanti la Enron ed altri nel 2002. C'è un forte risentimento verso il forte accumulo di ricchezza nelle mani dei grossi affaristi e dei super ricchi, mentre le paghe dei lavoratori ristagnano, il debito pubblico cresce e diventa sempre più inaccessibile potersi curare.

Ma il fattore chiave della crescita dell’appoggio a Nader sono la guerra in Iraq e il carattere puramente conservatore della campagna elettorale di Kerry. Profondamente compromesso con le politiche delle corporazioni ed il suo sostegno la guerra, Kerry è stato incapace trarre vantaggi dai passi falsi di Bush. Intanto, Nader ha fortemente portato alla ribalta la sua posizione contro la guerra e la sua richiesta di un totale disimpegno USA dall'Iraq.

"Mentre le notizie che giungono dall'Iraq diventano ogni giorno peggiori, Nader .... potrebbe diventare il candidato degli elettori più fortemente contro la guerra che potrebbero vedere ben poca differenza tra la posizione di attendismo di J.Kerry e quella di Bush". "A differenza del 2000, Nader ha ora una posizione che potrebbe avvantaggiarlo enormemente" dice un preoccupato democratico. Le strategie di Partito dicono anche che vi sono segnali che Nader stia ricevendo sostegno anche dagli elettori che seguirono Ross Perot nel 1992" (Time Magazine, 24 maggio 2004).

Il malcontento verso Kerry è molto diffuso in larghi settori dell’elettorato pro H.Dean e D.Kucinich (candidati di sinistra alle primarie Democratiche) e altri elettori di sinistra, che li spinge verso Nader. Un editorialista del Seattle Time ha così commentato: "L'unica cosa che i Democratici non hanno fatto, e non vogliono fare, è parlare chiaramente della questione Iraq (ed in favore di un rapido ritiro) per spegnere il “fuoco” di Nader. E quindi il risultato di Nader nei sondaggi che mostra una crescita continua può andare avanti durante le elezioni. Nel 2000 la sua campagna era di fatto basata su una posizione di classe contro la guerra e la rabbia anticorporativa. Questa volta può tirare acqua al suo mulino grazie ad ... una sinistra antiguerra che è furiosa ... Guardando alla traiettoria dei sondaggi la candidatura di Nader ha guadagnato in proporzione allo spostamento di Kerry verso il centro" (24 Giugno, Collin Levey).

Al fine di combattere questa posizione H.Dean è stato indotto a condurre l'attacco Democratico contro Nader e a chiedere ai suoi votanti di stare nel ''gregge'' Democratico. Per evitare una completa disaffezione della sua base di sinistra a favore di Nader, Kucinich è stato costretto, assurdamente, a continuare la sua campagna antiguerra e a favore dei lavoratori ed evitare di attaccare Kerry. Tutto ciò terminerà alla convention nazionale del Partito Democratico, dove Kucinich attaccherà Kerry e questo potrebbe portare ad un altro spostamento della base di Kucinich verso Nader.

Molti attivisti di sinistra, particolarmente dei movimenti antiguerra, si sono raccolti attorno alla campagna elettorale di Nader. I maggioranza sono giovani. Ma è dai “sttrati nuovi'' (che non sono molto attivi politicamente) che Nader stà ottenendo la miglior risposta. Sono in maggioranza provenienti dalla classe lavoratrice, oppressi e disillusi. Questa parte di elettorato è fortemente alienata dai due grandi partiti americani, spesso registrati come indipendenti, e normalmente non votano. Essi sono molto lontano dal giudicare i candidati dai loro programmi e meno sensibili al virus ''Chiunque ma non per Bush'' rispetto a coloro che sostennero Nader nel 2000.

Mentre alcuni milioni di persone sostengono Nader attivamente, altri lo sostengono in modo passivo con un solo piccolo, ma crescente attivismo di base per la sua campagna elettorale.

Alla fine di giugno, Nader ha candidato Peter Camejo come suo vice. Camejo è il più conosciuto rappresentante del Partito dei Verdi in USA, ha ottenuto un 5% dei voti come candidato dei Verdi alle elezioni di Governatore della California nel 2002 e il 3% nel 2003. Negli anni '60/70' Camejo era uno dei leader del Socialist Workers Party americano (Partito Socialista Operaio).

Camejo si è ora spostato a destra diventando un esponente guida dell’investimento azionario ''socialmente utile'' inteso come uno strumento di democratizzazione del capitalismo (sic).

Camejo, tuttavia, è più a sinistra di Nader su molte questioni. Vuole un ritiro immediato delle truppe USA dall'Iraq (Nader invece parla di sei mesi di tempo affinchè questo avvenga) ed ha un forte profilo antiguerra basato sul ruolo guida che ebbe nel movimento contro la guerra del Vietnam.

Il suo atteggiamento rafforzerà ulteriormente l'appello di Nader al crescente movimento contro la guerra. Camejo ha inoltre un intransigente atteggiamento verso il Partito Democratico che Nader non ha, si oppone esplicitamente all'idea di tentare di riformare i Democratici, mentre Nader regolarmente fa commenti che fanno pensare come egli stia cercando di spingere i Democratici a spostarsi a sinistra.

Camejo rafforzerà significativamente l'appello della campagna elettorale di Nader verso i latino americani, immigrati e gente di colore. Camejo essendo un oriundo venezuelano, che parla fluentemente lo spagnolo ha una base nella comunità latinoamericana, ha combattuto il razzismo e difende i diritti degli immigrati. E’ il primo candidato latinoamericano alle elezioni presidenziali nella storia USA e sta ricevendo molta attenzione dai mass-media di lingua spagnola. Quando Camejo corse per la carica di Governatore della California, ha avuto il doppio dei voti tra i latinoamericani e i neri che tra i bianchi.

Chi sostiene Nader

Contrariamente a da quanto ritratto dai media ,che Nader sia sostenuto principalmente da studenti della classe media, Nader sta guadagnando il sostegno di importanti settori di lavoratori, dei poveri, gente di colore e donne.

Nader ha il sostegno del 10% dei neri e l'8% dei latino americani. Il 6% di bianchi (da un sondaggio della Gallup, 6 luglio). Il 26% dei mussulmani americani hanno dichiarato che voteranno per Nader.

Il maggior sostegno Nader lo trova tra i meno acculturati che tendono ad avere entrate più limitate. Il 9% di quelli che hanno una educazione superiore o media dicono che voteranno per Nader. Voteranno per lui anche l'8% delle donne e il 5% degli uomini. Per Stati, Nader avrebbe il più alto numero di voti nell'est, circa il 10%, dove si registra anche il minor sostegno per Bush (solo il 30%) e il più alto per Kerry (58%). Nel centro Nader avrebbe il 9%, 4% al sud e 5% all'ovest (Washington Post, 22 giugno).

Il più forte appello di Nader è rivolto ai giovani, che i sondaggi danno al 12%. Sono stati formati più di 100 Comitati ("Students for Nader") nei campus universitari in oltre 30 Stati. Questo dimostra la radicalizzazione dei giovani, iniziata alla fine degli anni '90 con il movimento anti globalizzazione e continua ora con il movimento contro la guerra.

Come si “compra” un Presidente

Le campagne elettorali di Bush e Kerry hanno già battuto tutti i record precedenti delle raccolte di fondi e sono vicine ad una spesa di oltre 1 mld. di dollari in totale. Questa somma incredibile mostra come i capitalisti abbiano le mani in pasta nella politica USA.

Rifiutandosi di ricevere denaro dalle corporazioni, Nader al 31 maggio ha raggiunto la somma di oltre 1 milione di dollari, una somma impressionante per un candidato di sinistra,molto più di quanto riuscì a racimolare alla stessa data del 2000. L'89% delle donazioni a Nader sono state piccole donazioni di 100 dollari o meno.

Malgrado Bush e Kerry siano avvantaggiati finanziariamente, il messaggio di Nader verso i lavoratori e contro la guerra fa si che le sue risorse limitate possano ancora durare. Per ogni dollaro che Nader spende per ottenere un voto, Bush deve spenderne 15,43 e Kerry 11,29. Mettiamola in un altro modo: per ogni dollaro che Nader spende, Bush spende $ 117 e Kerry $ 93. Considerando che Bush ha solo 7,33 voti in più di Nader e Kerry ne ha 8.

La guerra a Nader

La forza potenziale del voto a Nader sta tutta nell'attenzione data ai forti attacchi del Partito Democratico, all'ostilità dei media capitalisti e alla sindrome della sinistra liberale che porta avanti il ragionamento "Chiunque ma non Bush".

I dirigenti sindacali e delle associazioni per i diritti civili, le donne e le organizzazioni ambientaliste, legate al Partito Democratico hanno diffuso notizie al vetriolo per quanto riguarda le offerte presidenziali di Nader. I duri attacchi della classe politica rivelano la paura di un potenziale appoggio delle masse al messaggio di Nader e che questo possa avere un seguito. Nader deve anche scontrarsi con una serie di ostacoli anti-democratici che riducono la sua capacità di poter presentare il suo programma ai circa 200 milioni di potenziali elettori statunitensi. Portare il suo nome al voto nei circa 50 Stati è un enorme sforzo. I due partiti principali hanno a disposizione un incredibile numero di persone nelle loro liste per tenere fuori i rappresentanti degli altri partiti. Per esempio, la California richiede che un candidato indipendente alla Presidenza ottenga 153.000 firme valide. Come se non bastasse, i Democratici hanno lanciato un attacco totale per tenere Nader fuori dal voto. In Arizona, dove le previsioni danno Nader al 7% dei voti, la sua campagna elettorale è stata interrotta dopo che i Democratici hanno portato un attacco legale alle 20.000 firme ottenute da Nader. Il presidente dell’Arizona , del Partito Democratico, ha detto: ''Il nostro primo obiettivo è tenerlo [Nader] fuori dal voto. Queste elezioni sono tra Bush e Kerry e noi riteniamo che avere il suo nome nelle elezioni significhi distrarre gli elettori'' (Time Magazine, 24 maggio).

Un simile atteggiamento da parte dei Democratici indica come questo sia un partito disperato che sta perdendo il suo appoggio popolare. Incapaci di proporre argomenti ed idee, riescono solo a sopravvivere negando alla gente la possibilità democratica di votare per il candidato che vogliono. I Democratici e i loro gruppi liberali stanno anche spendendo milioni di dollari portando avanti nelle TV commerciali attacchi contro Nader (il quale non ha abbastanza fondi per pagare persino le sue apparizioni televisive). Su tutto, i due partiti lavorano affinchè Nader venga escluso dai dibattiti presidenziali sulle TV ufficiali.

Questa guerra contro Nader è andata avanti anche al Congresso del Partito dei Verdi (che aveva avuto come suo candidato Nader nelle campagne elettorali del 2000 e del 1996) a Giugno. Capitolando davanti all'offensiva dei Democratici contro Nader, la leadership dei Verdi ha manovrato per negare a Nader il suo appoggio(e questo malgrado la maggioranza dei membri dei Verdi appoggi Nader), negando a Nader di presentarsi con loro nei 22 Stati dove loro sono presenti. Invece, i Verdi hanno scelto un attivista di un partito sconosciuto, David Cobb, che correrà esclusivamente in ''Stati sicuri'' (evitando la loro presenza in Stati dove potrebbero dare fastidio a Kerry e cercando solo di dare fastidio a Bush).

Certamente il mancato appoggio dei Verdi è stato una sfortuna per Nader e significherà ulteriori difficoltà. Tuttavia, la campagna elettorale di Cobb avrà un scarso risultato elettorale che poi in sostanza è quanto conta. La logica di questa strategia, portata avanti alla Convention dei Verdi, è significativa quando si viene a sapere che Cobb ha detto ad un giornalista che potrebbe persino non votare per se stesso se questo potesse fare abbassare le possibilità di Kerry di battere Bush.

L'amaro dibattito e le manovre a favore di Cobb hanno aperto una profonda divisione tra i Verdi. Ad esempio Peter Camajo, che Nader aveva investito come suo vice in corsa alle elezioni solo alcuni giorni prima, una larga minoranza di delegati Verdi che si sono organizzati in un comitato ''Verdi per Nader'' dopo che era stato deciso di nominare Cobb. Tutto ciò ha profondamente diviso la sinistra dei Verdi e il dibattito interno è servito a far capire e rafforzare questa base sulla necessità di un seguito a questi feroci attacchi. Nader ritiene che questa campagna elettorale aiuterà i Democratici ad ottenere la maggioranza dei voti dei conservatori. Tuttavia, è evidente come la maggior parte dei voti di Nader sono di sinistra e daranno più fastidio a Kerry che a Bush.

Il Reform Party (Partito Riformista)

Mentre Nader stà conquistando sempre più l’appoggio tra i lavoratori conservatori, circa la metà dei suoi voti verrà dagli indipendenti, l'11% dei quali voterà Nader. Business Week riporta che questi sono ''indipendenti vicino alla sinistra che sono stufi dell’appoggio di Kerry alla guerra (31 Maggio)''. Nader riceverà anche voti da molti democratici di sinistra stufi della politica di destra dei Democratici e della collaborazione con Bush.

La strategia di Nader di rivolgersi ai conservatori si è vista all’opera in Maggio quando è stato incaricato dal Reform Party. L'incarico permette a Nader di utilizzare il Reform Party per le elezioni in sette Stati dove gli stessi hanno una rappresentanza automatica.

Tuttavia, il Reform Party ha un programma di destra, razzista, anti immigrazione ed è profondamente legato al suo rappresentante del 2000, Pat Buchanan, un uomo meglio conosciuto per il suo virulento razzismo, omofobia, e sentimenti di destra. In effetti il Reform Party è andato nel 2000 oltre i desideri di Buchanan, con la fazione più moderata anti Buchanan che ha appoggiato Nader nel 2000. Da allora le forze a favore di Buchanan hanno lasciato il partito mentre le forze contrarie hanno riguadagnato il controllo del partito.

Nader ha sottolineato che non si candida come membro del Reform Party ma continuerà a correre come indipendente. Ma ha accettato di essere aiutato dal partito. Questo è un grave errore. Mentre per Nader questo come è un fatto pragmatico per avere il suo nominativo alle elezioni in più Stati, è politicamente scorretto confondere la sua campagna elettorale con associazioni anti immigrati, razziste, e fondamentalmente di destra.

Avere accettato comunque l'appoggio del Reform Party è in linea con il suo atteggiamento populistico, piuttosto che una chiara e netta posizione di classe o socialista. Il populismo è un fenomeno altamente contraddittorio che spesso mischia insieme appelli provenienti da destra e sinistra. Accettando l'appoggio del Reform Party ha permesso ad un elemento del populismo di destra di entrare nella sua campagna elettorale.

Nell'insieme, però, la campagna elettorale di Nader rimane fondamentalmente populista di sinistra, contro le corporazioni e contro la guerra. Nader non ha accettato assolutamente il programma del Reform Party. In effetti, la caratteristica di sinistra della campagna elettorale di Nader è andata rafforzandosi nei mesi passati. Nader ha posto al centro della sua campagna elettorale la sua posizione contro la guerra in Iraq, rafforzando il suo appello contro la guerra nei vari movimenti, portando avanti le critiche nei confronti dei Democratici e scegliendo come suo vice Peter Camejo.

Attualmente, la campagna elettorale di Nader ha un forte appoggio tra i neri, gli immigrati e le donne. Tuttavia il Reform Party può riemergere come un grosso problema se Nader decidesse di accettare il loro appoggio per il voto. Ciò potrebbe rendere più debole l'attrazione verso Nader da parte degli immigrati, dei neri, dei lavoratori e dei giovani.

Socialist Alternative (il CWI in USA) si oppone affinchè Nader faccia sua la linea elettorale del Reform Party. SA ha inviato una lettera aperta a Nader e sta lanciando una campagna elettorale che porti Nader a rifiutare l'utilizzo della linea elettorale dell’ RP e cerca di spiegare pubblicamente la sua opposizione alle politiche di destra, razziste, e contro gli immigrati proprie invece del Reform Party. Abbiamo anche spiegato che se è giusto per Nader cercare di raggiungere gli elettori scontenti dei Repubblicani e dei Democratici, questo deve essere fatto sulla base di principi. Invece, Nader ha fatto il suo appello in modo opportunistico sottovalutando questioni importanti come l'aborto, il razzismo e il matrimonio tra persone dello stesso sesso.

Al di sopra di tutto questo c'è la mancanza da parte di Nader di una proposta di alternativa al capitalismo. Egli vede il progresso sociale solo attraverso la radicale democratizzazione del capitalismo in un sistema umano basato su piccole imprese. Tuttavia, la logica del capitalismo in quest’epoca tende inevitabilmente nella direzione della monopolizzazione del mercato da parte di alcune gigantesche multinazionali e la riduzione dei diritti democratici. Come populista di sinistra Nader mobilita l'opposizione delle masse contro il grande sistema affaristico, ma manca di un vero programma per trasformare la società o una strategia per ottenere dei cambiamenti fondamentali.

Mentre appoggia la campagna elettorale in favore del voto a Nader, Socialist Alternative cerca di far comprendere che bisogna andare oltre, non solo di opporsi al potere corporativo, ma anche opporsi al sistema capitalistico. Inoltre, non è sufficiente rivolgersi al popolo o ai cittadini: un movimento di massa per un cambiamento reale deve essere fermamente basato sull'intervento della classe lavoratrice, la sola forza sociale capace di portare avanti una trasformazione fondamentale della società. Mentre facciamo campagna elettorale per Nader, cercheremo di far crescere queste idee tra la gente che sta cercando una reale alternativa ai partiti del capitale.

Le prospettive per Novembre

L’appoggio elettorale per Nader è forte - molto di più di quanto era prospettato dagli esperti solo pochi mesi fa - e continua a crescere. E' possibile che Nader riceva un alto numero di voti ed avrà un grande impatto maggiore che quello ottenuto nel 2000, a causa della guerra in Iraq. La sua propaganda contro la guerra ha incontrato un più largo numero di aderenti nella società USA che quello sul movimento anti globalizzazione del 2000. C'è una rabbia bollente contro l'occupazione USA dell'Irak in sempre più crescenti gruppi della classe lavoratrice. A causa della profonda crisi in Iraq questo fattore aumenterà nel prossimo futuro.

Se il supporto a Bush avrà un tracollo e sembra sempre più certa la vittoria di Kerry, i voti a Nader rimarranno comunque molto alti e potranno crescere. Molti elettori di sinistra, che si trovano obbligati a votare per Kerry per fare cadere Bush, potrebbero negare il loro voto a Kerry e votare per Nader per punire i Democratici per la loro politica di destra. Sotto questo scenario è possibile che Nader possa ottenere un più alto numero di voti che nel 2000 e ottenere uno storico successo per la sinistra USA. E ciò potrebbe essere utile per altri candidati di sinistra, lavoratori e contro la guerra.

Se la corsa rimane direttamente tra Bush e Kerry, tuttavia, il voto di Nader potrebbe essere ridotto. I Democratici, con l'appoggio dei leader sindacali e delle organizzazioni femministe e dei diritti civili potrebbero portare una forte offensiva contro il voto a Nader. Allo stesso tempo Kerry potrebbe essere costretto ad utilizzare una retorica più populista. Questo è stato l'approccio che i Democratici hanno usato nelle elezioni del 2000, che è stato in grado di ridurre il voto a Nader dal 6% delle previsioni al 2,7% ottenuto alle elezioni.

A causa della antidemocratica e non rappresentativa forza dei grossi affaristi e del sistema elettorale USA, il reale significato e impatto del forte interesse ed aiuto dato a Nader va ben oltre il voto del 2 Novembre. L'appoggio a Nader punta alla crescente radicalizzazione di un importante gruppo di elettori lavoratori e giovani.

La campagna elettorale di Nader attacca fortemente le grosse corporazioni e i guerrafondai. Sta raggiungendo dieci milioni di persone e sta crescendo la consapevolezza che è classe affaristica a dominare la società e la politica USA, la necessità di portare a termine l'occupazione dell'Iraq, e sta aiutando a rendere popolare un insieme di richieste radicali come un servizio sanitario per tutti, un salario con paga oraria di 10 dollari,un programma di lavori pubblici per creare lavoro, ecc. L'autonomia di Nader sta legittimizzando l'idea di rompere lo status quo corrotto e antidemocratico esistente nel sistema “bi-partitico”.

La crescita nel sostegno alla campagna elettorale di Nader riflette la crisi profonda del sistema “bi partitico” corrotto. Le forti tensioni nella società USA stanno preparando le condizioni per muoversi verso la creazione di un nuovo partito di massa che possa garantire la rappresentazione politica dei lavoratori e sia un veicolo di lotta per i lavoratori, le minoranze etniche, le donne e tutti gli oppressi che combattono contro il sistema. Passi effettivi in questa direzione richiederanno movimenti significativi di ampi settori di lavoratori - movimenti che scoppieranno nei prossimi anni. In questo contesto, la campagna elettorale di Nader rafforza la coscienza della necessità per tutti coloro che vogliono il progressivo cambiamento per rompere dal partito Democratico. E' aiutando a preparare il terreno per future le campagne contro la guerra, di sinistra e a favore dei lavoratori che si troverà il modo di creare un partito di massa di sinistra basato sulla forza della classe lavoratrice.

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