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Nigeria

Dopo lo sciopero generale

Tra l’11 ed il 14 Ottobre, per la terza volta in questo anno, la stragrande maggioranza dei nigeriani hanno dimostrato la loro opposizione al continuo aumento dei prezzi del combustibile in uno sciopero generale della durata di quattro giorni. E’ stato sospeso ufficialmente per 14 giorni e riprenderà se il prezzo del combustibile non calerà.

di Robert Bechert

L’aumento del prezzo del combustibile colpisce direttamente le condizioni di vita delle masse in Nigeria. Non viene utilizzato soltanto per il trasporto di persone e merci, il kerosene è usato in quasi tutte le case dei nigeriani per cucinare e spesso per generare l’elettricità.

Questi quattro giorni di sciopero fanno parte della lotta per revocare l’ultimo aumento del 25% del prezzo del combustibile, imposto alla fine di Settembre e causato dalle politiche neoliberiste applicate dal governo nigeriano.

Ufficialmente, una ragione dell’aumento è che la Nigeria, attualmente il terzo più grande esportatore di petrolio dell’OPEC, importa petrolio raffinato e quindi deve pagare gli alti prezzi mondiali. Ma l’unica ragione di tutto ciò è perché chi governa ha assicurato che le raffinerie di petrolio della Nigeria non sono capaci di soddisfare la richiesta locale a causa della corruzione che limita la produzione. Questo permette ai mercanti del petrolio di trarre profitto dai ripetuti ammanchi di petrolio. In aggiunta è stato stimato che annualmente una quantità di greggio che va dai 2 ai 3 miliardi di dollari è letteralmente rubata ed esportata da elementi corrotti della macchina statale e da bande criminali.Ma molti nigeriani non capiscono perché, pur vivendo in un paese produttore, devono pagare di più per il combustibile quando il prezzo mondiale aumenta ma il costo della produzione del petrolio no! Una richiesta della popolazione è quella che il frutto di questi aumenti venga utilizzato per le masse e non venga intascato dall’elite dominante.

Questo nuovo aumento è stato imposto alla fine di Settembre, meno di 48 ore dopo la decisione dell’Alta Corte Federale Nigeriana (NFHC), di vietare che il National Labour Congrees (NLC – il principale sindacato nigeriano) facesse appello ad ulteriori scioperi.

Ma questo non ha avuto nessun effetto sullo sciopero. I nigeriani sono stati esasperati dalla sporca manovra del governo Obsanjo che prima ha fatto in modo di trovare un “cavillo” legale e dopo ha imposto un altro aumento del prezzo del combustibile.

Ci sono stati anche dei tentativi da parte della polizia di agire contro i manifestanti, ma questo non ha avuto alcun effetto sul successo dello sciopero. Nella città di Lagos la polizia ha ripetutamente molestato i funzionari sindacali e in una occasione ha appoggiato un gruppo armato per attaccare gli attivisti.Nella città di Kaduna, nel nord del paese, la polizia a ucciso un bambino di 12 anni durante una protesta e circa 16 corpi sono stati riesumati da una fossa comune. Alcuni abitanti hanno dichiarato che erano i corpi di manifestanti che erano stati arrestati dalla polizia, mentre le autorità hanno detto che erano dei ladri armati che sparavano nel tentativo di fuggire.

Se verrà provato che la polizia ha assassinato dei manifestanti allora questo richiederà una risposta immediata da parte di tutto il movimento dei lavoratori a Kaduna come in tutto il paese.

Il ruolo dei marxisti

Il Democratic Socialist Movement (DSM, sezione nigeriana del CWI) ha spiegato che fino a quando le parole di lotta dei dirigenti dell’NLC non verranno tradotte in azioni non ci sarà nessuna via d’uscita per le masse nigeriane. Una lotta vincente dipende da azioni di massa e dal coinvolgimento. Il DSM ha fatto appello e lavorato per una vera mobilitazione per la lotta specialmente mediante la creazione di Comitati di sciopero nei posti di lavoro e nelle comunità. Questi, potrebbero svilupparsi fino a diventare punti di riferimento sia della lotta che strumenti per le masse che servono a sostenerle in una lotta più lunga.Il DSM ha giocato un ruolo principale nell’organizzazione della lotta a Lagos, la più grande città della Nigeria con oltre 12 milioni di persone, e ovunque. I suoi membri svolgono ruoli importanti sia nella Labour Civil Society Coalition (LASCO – un coordinamento unitario di sindacati, organizzazioni politiche e sociali avviato dal NLC) che nel National Conscience Party.Segun Sango, il Segretario Generale del DSM, è stato tra i principali oratori alle assemblee della LASCO, è apparso molte volte in televisione ed ha preso parte alla delegazione dell’NLC/LASCO che ha incontrato il Forum dei Governatori (i rappresentanti federali della Nigeria) tre giorni prima lo sciopero. In queste discussioni Segun Sango ha insistito che lo sciopero debba continuare fino a quando non ci sarà il ritiro di tutti gli aumenti.

L’NLC sta pensando di dare al governo un altro ultimatum di 14 giorni se non abbasserà il prezzo del combustibile dopo questa fermata. Il DSM ha dichiarato che, se il governo non ritirerà ciò che ha fatto, questi quattro giorni di sciopero devono considerarsi come preparatori per la prossima tappa della lotta. Già questo sciopero generale ha dimostrato che un’ampia maggioranza dei nigeriani segue la resistenza del movimento operaio contro le escursioni del combustibile e l’isolazionismo del governo. Gli attivisti devono usare l’ ultimatum di due settimane per costruire l’appoggio a ulteriori azioni di sciopero nei posti di lavoro e nelle comunità, coinvolgere più gente nell’attività e inoltre spiegare le ragioni dei continui aumenti e delle crisi generali del paese.

Socialismo o sconfitta

Il DSM si batte per una lotta più incisiva che conduca il governo alla ritirata, ma allo stesso tempo affinchè i lavoratori traggano conclusioni generali dalla cronica e sempre peggiore situazione che devono affrontare. Il DSM tenta di spiegare che uno sciopero generale più lungo porrebbe la domanda di chi manda avanti il paese, una minoranza corrotta o le masse lavoratrici.

Esiste in Nigeria l’urgente necessità di costruire un movimento di massa capace di cambiare la società, che ponga fine al dominio dell’imperialismo e del capitalismo sulla Nigeria. Fino a quando questo non verrà fatto il paese non si potrà mai sviluppare ma invece continuerà ad andare indietro. Prima che iniziasse lo sciopero, un rapporto ufficiale dichiarava che approssimativamente 54.000 persone sono morte negli scontri nello Stato di Plateau tra il Settembre 2001 al Maggio 2004. Questo ci deve ricordare che, fino a quando il movimento operaio non mostrerà una via d’uscita, la disperata lotta per la sopravvivenza porterà a scontri sanguinosi tra differenti gruppi etnici, tribali e religiosi che lottano per guadagnare scarse risorse.

Questo è il motivo per cui il DSM fa appello sia per una strategia combattiva per vincere la battaglia contro l’aumento del prezzo del combustibile e contemporaneamente, come spiega l’ultimo numero di Socialist Democracy, per “la formazione di un genuino partito dei lavoratori con un chiaro programma socialista. Le più corrette e scientifiche lezioni che possiamo trarre dagli scioperi generali a dalle proteste come reazione alla politica di aumenti incessanti del prezzo del combustibile è che il fondamentale obiettivo della lotta deve essere la sconfitta del capitalismo rappresentato da Obasanjo, il PDP e gli altri partiti pro-capitalisti sostituendolo un governo dei lavoratori e dei contadini.”

Solo in questo modo si potrebbe avviare la pianificazione dell’utilizzo delle vaste risorse della Nigeria per soddisfare i bisogni delle persone e non per il profitto privato e iniziare così la costruzione di una Nigeria socialista.

Per saperne di più visita il sito del Democratic Socialist Movement: www.socialistnigeria.org

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