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Perché è indispensabile un partito rivoluzionario?

Agli inizi del 1968, gli studenti si rivoltarono contro i regolamenti arcaici dell'università. L'agitazione aumentò appena le autorità decisero di chiudere le Università di Nanterre e della Sorbona. Si succedettero molte manifestazioni, in seguito vennero le barricate. Gli studenti chiedevano il diritto all'istruzione universitaria per tutti, migliori condizioni di lavoro, altri denunciavano la cosiddetta «società consumistica». Poco tempo dopo, circa dieci milioni di operai si unirono scendendo in scioperi, e in parecchie città, comitati locali presero in mano alcuni aspetti della vita pubblica. A causa della reazione bestiale del potere istituito, i giovani e gli operai si radicalizzarono. Ma questa spinta delle lotte si prosciugò rapidamente. Furono organizzate elezioni, che vennero largamente vinte dalla destra, ed i sindacati fermarono gli scioperi in cambio di alcune concessioni. Il Maggio '68 fu segnato da una enorme repressione.

Nel 1970, Allende accede alla presidenza del Cile. Agli occhi dei lavoratori e dei contadini cileni, era un passo avanti, una vittoria sulle classi dominanti. Durò tre anni, nei quali le riforme si succedettero, rese sempre più difficili da una borghesia impaurita che si andava nel frattempo ad organizzarsi. Le vecchie strutture dello stato poterono rigettare questa spinta progressista, e l'esercito prese il potere l'11 Settembre 1973, ponendo al governo del Cile il generale Pinochet. Il periodo di barbarie che ne seguì è conosciuto da tutti.

Sono solamente due esempi tra i tanti, vecchi o recenti. Durante questi periodi di lotta, la classe operaia non ha sofferto tanto la reazione ma l'assenza di un'organizzazione rivoluzionaria capace di orientare le masse verso la conquista del potere.

Lo slancio spontaneo della popolazione contro il potere imposto non poteva bastare da solo a rovesciare il sistema. L'esperienza delle lotte attuali dimostra la necessità di organizzarsi in una struttura ampia che raggruppi l'insieme delle forze progressiste e le loro idee, in un nuovo partito dei lavoratori che si basi sui principi di lotta e di mobilitazione. Questo partito servirà da catalizzatore, ma sarà debole senza uno zoccolo rivoluzionario che possiede un programma chiaro, una giusta analisi della società attuale e prospettive politiche per il futuro . Un partito ampio, per noi sarebbe una prima tappa nella costruzione di un partito rivoluzionario di massa. Questa domanda cruciale dell'organizzazione dell'avanguardia rivoluzionaria dei lavoratori è stata messa da parte per molto tempo tra i lavoratori. Bisogna dunque al tempo stesso assicurare la difesa delle esperienze rivoluzionarie passate ed aiutare queste ad allargarsi. Per ciò, così come il proporre la solidarietà internazionale a livello politico, è necessario che questo partito rivoluzionario sia organizzato all'interno di un'organizzazione rivoluzionaria mondiale, con una direzione composta di rappresentanti di molti paesi, sottoposti al controllo di tutte le sezioni nazionali. Questo partito deve evitare certamente di cadere nei difetti che hanno conosciuto l'Internazionale Comunista stalinizzata che ha finito con il difendere i soli interessi dell'URSS al scapito della lotta mondiale. Un grande Partito dei lavoratori non esiste ancora, ma si deve creare sulla base delle lotte di massa nella società. Ma il partito rivoluzionario, non può aspettare queste lotte. Tutti i giorni, la società odierna ci mostra la sua ingiustizia e la sua crudeltà, ed è per questo che bisogna combatterla. È in questo senso che siamo membri di Lotta per il Socialismo, ed è per questo senso che siamo organizzati a livello mondiale nel Comitato per una Internazionale dei Lavoratori (CWI/CIL). Unisciti a noi ed aiutaci a costruire questo strumento indispensabile che è il partito rivoluzionario per un altro mondo, un mondo socialista.

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