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Afghanistan
Le giravolte di Bush non riescono a nascondere il caos

Tony Blair e George Bush, i quali cercano la rielezione, stanno tentando di uscire dal tunnel della disastrosa situazione in Iraq.

I due, insieme ai leaders occidentali, hanno salutato le elezioni presidenziali afghane del 9 Ottobre come un successo.

Bush ha dichiarato che la prima persona che ha votato alle elezioni è stata una ragazza di 19 anni. Ha aggiunto che “Questa ragazza ha votato in queste elezioni perché gli USA credono che la libertà è il dono che Dio onnipotente a dato ad ogni uomo e ad ogni donna in questo mondo”.

Ma dietro la “sciarada” creata da Bush c’è una atroce realtà. Le forze guidate dagli USA in Afghanistan hanno perso il controllo di gran parte del territorio. Molte aree sono governate da dittatori come Ismail Khan, Rashid Dostum e Atta Mohammed. Questi utilizzano gli stessi strumenti di repressione verso le donne come i precedenti Talebani, che a tre anni dalla loro cacciata, si stanno riorganizzando.

Il documento del primo ministro ad interim Hamid Karzai è circolato solo attorno al suo palazzo fortificato nella capitale. Durante le elezioni per lui è stato impossibile tenere comizi elettorali fuori da Kabul. In Settembre il suo elicottero è stato attaccato e il suo vice Ahmed Zia Massoud, è scampato ad un attentato tre giorni prima delle elezioni. I Talebani hanno inoltre ucciso 12 funzionari elettorali nel periodo pre-elettorale.

Cosi come non parlano del fatto che continua l’oppressione delle donne nel “nuovo Afghanistan” , gli USA stanno anche tentando di nascondere l’aumento della produzione di oppio nella regione.

Prima del 2001 i Talebani furono ricompensati con 43 milioni di dollari per aver ridotto la produzione di oppio ma solo nell’ultimo anno la produzione è aumentata a 100.000 ettari. Molta dell’eroina che circola in Italia proviene dall’Afghanistan. I leader europei sono ansiosi di arrestare la crescita di questa “industria” ma i contadini afgani guadagnano più da un chilo d’oppio che dalle alternative agricole che l’ ONU sta incoraggiando a piantare.

Le elezioni

Sembra che molti elettori siano stati spaventati dalla crescente insicurezza del paese. Si sono avute solo 10,5 milioni di registrazioni alle elezioni anche se ci sono solo 9,5 milioni di persone eleggibili! Molti credevano che più volte si registravano più cibo ricevevano.

Karzai, il candidato appoggiato dagli USA, ha avuto una ampia copertura da parte dei media in pratica monopolizzandoli. L’assenza di funzionari elettorali nel periodo pre-elettorale si è vista nel momento in cui gli organizzatori delle elezioni dell’ ONU hanno disperatamente ricercato persone per coprire il vuoto di 114.000 posti fino al giorno del voto.

Una ulteriore controversia si è avuta quando si è scoperto che l’inchiostro indelebile che serviva ad indicare coloro i quali avevano già votato si riusciva a togliere facilmente. Come risultato 15 dei 16 candidati iniziali hanno boicottato le elezioni, un altro imbarazzo per gli sponsor USA di Karzai.

I governi di Bush e Blair stanno disperatamente tentando di ottenere un primo ministro “eletto” in Afghanistan per provare ad un crescente e cinico pubblico nazionale che loro sono capaci di condurre un paese da una dittatura ad una democrazia occidentalizzata giustificando in questo modo l’occupazione dell’Iraq.

La situazione in Afghanistan ha messo in mostra i fallimenti dell’imperialismo USA. Soprattutto mostra l’urgente bisogno di costruire una alternativa socialista su scala mondiale.

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